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Sentiero di Magnano
Il Cammino di Oropa della Serra - Tappa 3/4 - Da Sala Biellese al Santuario di Graglia
N.B.: chi pernotta a Torrazzo deve percorrere la Variante breve da Torrazzo al Santuario di Graglia Dal campeggio o dal B&B si riprende la strada asfaltata in direzione del centro di Sala Biellese, si gira a sinistra all’altezza della chiesa parrocchiale per raggiungere la provinciale per Torrazzo, che si lascia subito per imboccare a destra un sentiero che s’inoltra nella foresta e dopo alcuni chilometri arriva al bel laghetto Cossavella. Da qui si lascia la Serra Morena per raggiungere Donato, dove è possibile rifocillarsi, fare rifornimento di acqua e fare la spesa, prima di affrontare una serie di saliscendi piuttosto impegnativi che conducono fino al Santuario di Graglia, alle pendici del Mombarone, spartiacque tra Piemonte e Val d’Aosta. Fontanelle: a Sala Biellese (km 1,0), a Donato (km 6,7), sulla salita dopo Netro (km 12,9), a Campiglie (km 15,1) e al Santuario di Graglia. Servizi: bar, minimarket, alloggi e ristoranti a Sala Biellese, Donato, Santuario di Graglia. Varianti: chi pernotta a Torrazzo, il giorno dopo deve percorrere la Variante breve da Torrazzo al Santuario di Graglia (LINK) Nei mesi invernali alcuni tratti del percorso possono presentare problemi di sicurezza a causa della neve e del ghiaccio: informatevi presso le strutture di accoglienza sulle condizioni del percorso prima di partire. Prenota i pernottamenti.
La via delle antiche chiese romaniche
Il nostro tour inizia dal parcheggio della Chiesa romanica di Santo Stefano di Sessano, capolavoro di architettura romanica, costruito su uno sperone di riccia che domina l’anfiteatro morenico di Ivrea. Imbocchiamo una strada selciata che sale sul crinale della serra morenica di Ivrea, la più grande Morena d’Europa, e scendiamo sul versante opposto. Dopo un tratto di strada sterrata il fondo ritorna ad essere asfaltato, passiamo accanto all’altra bella chiesetta romanica della Maddalena. Ricominciamo la salita lungo una strada asfaltata che conduce in prossimità dell’altra attrattiva della giornata: il campanile di San Martino, detto anche Ciucarun, Un luogo molto suggestivo poiché il campanile sembra emergere dal nulla, in mezzo a un prato in quota. In realtà si tratta dell’ultimo edificio sopravvissuto alla demolizione di un piccolo borgo, chiamato Paerno, che sorgeva proprio qui. A San Martino voltiamo a sinistra per salire su un altro crinale della serra morenica, dopo un po’ ci rendiamo conto di camminare su un’antica strada, Che risale all’epoca romana: si tratta della strada di collegamento tra Ivrea e Biella. Giunti sul crinale pieghiamo a sinistra e ci riportiamo verso San Martino dove si conclude la passeggiata.
Da Sordevolo a Bagneri, alla scoperta delle sculture di Cecilia Martin Birsa
Dalla piazza della chiesa di Sordevolo proseguiamo in salita lungo via Bona, usciamo dal paese lungo via Prera, e alla fine della via imbocchiamo il sentiero che prosegue dritto seguendo i segna via del canyoning dell’Elvo. Scendiamo lungo un sentiero che raggiunge il torrente Elvo, che attraversiamo sul ponte degli Alpini. Rilaaliamo sul versante opposto in un bel bosco di castagni, in cui di tanto in tanto incontriamo delle antiche malghe. Raggiungiamo la strada asfaltata, la percorriamo per qualche centinaio di metri e giriamo a destra in direzione di Bagneri, percorrendo il sentiero Vivo, lungo il quale possiamo ammirare le opere di Cecilia Martin Birsa, artista locale di fama internazionale specializzata nelle sculture con pietre di torrente. Visitiamo l’antico borgo di Bagneri, completamente recuperato grazie al paziente al lavoro di un’associazione locale, ritorniamo sui nostri passi scendendo lungo il sentiero con segnavia via bianchi e rossi, fino ad arrivare all’ampia strada bianca che scende verso Muzzano. Lasciamo la strada per imboccare il sentiero che ridiscende verso la valle dell’Elvo seguendo l’indicazione per il ponte Ambrosetti. Percorriamo la ripida mulattiera che scende fino all’antico ponte, risalente al 1840, e risaliamo sul versante opposto per ritornare al centro storico di Sordevolo. Consiglio dell'autore Non perdetevi la mostra con le sculture di Cecilia, in genere aperta durante i weekend. Info: www.ceciliascultrice.it
Oasi Zegna - L’anello dell’alpe – variante Poggio Selletto Grosso
Il percorso parte dal Bocchetto Sessera, dove si può ammirare una bellissima vista, e tramite una strada sterrata, si arriva al laghetto Massaro, appena sotto il Ristorante Alpe Moncerchio. Con un’alternanza di sottobosco e tratti panoramici sul Monte Rosa, passando da strada sterrata a tratti di sentiero si arriva all’Alpe Scheggiola. Dalla fresca fontana, il rifornimento è obbligatorio, soffermandosi ad ammirare un panorama unico e un paesaggio incontaminato. Si riparte scendendo per un single track in una magnifica faggeta e si arriva al ponte tibetano sul Sessera. Con un breve tratto di portage, si arriva a una strada sterrata. Si prosegue su questa, arrivando al Poggio Selletto Grosso. Da qui, passando per la Casa del Pescatore, si torna al Bocchetto Sessera. Criticità degne di nota: Il tratto dall’Alpe Scheggiola al ponte tibetano è un sigle track esposto, quindi massima attenzione (specie se con foglie per terra). Inoltre dal ponte tibetano (km 5,9) al congiungimento alla strada bianca (km 6,2) c’è un tratto di 100 metri di portage.
La Prevostura
La Prevostura è una storica gara marathon valevole per il campionato italiano ed europeo di questa disciplina, dagli anni ’90 la gara viene riproposta ogni anno e conta centinaia di atleti alla partenza, provenienti da tutta italia e dall’estero. il percorso, risulta lungo e impegnativo con le bici muscolari e diventa alla portata di tutti se fatto con le e-bike, poichè non richiede tecniche di guida avanzate. Dal centro del borgo del Comune di Lessona, si percorre un giro attorno al paese, per poi addentrarsi nei boschi e nei vigneti che separano la Valle Strona dalle Rive Rosse, alternando panorami ampi sulle vigne del Lessone e del Bramaterra (vini tra i più pregiati dell’Alto Piemonte) a passaggi nel tipico bosco della zona, formato perlopiù da Castagni, Carpini e Querce. L’itinerario ad anello si sviluppa su un fondo di strade bianche, selciati e single track sempre ben pedalabili.
Il Cammino di Oropa Orientale verso Vallemosso - Tappa 3 - Dal Bocchetto Sessera a Vallemosso
L’itinerario è chiuso dall’1 novembre fino al 30 aprile perchè potrebbe essere innevato o ghiacciato. Anche a maggio informatevi presso le strutture di accoglienza sulle condizioni del percorso prima di partire. In questa tappa affrontiamo 900 metri in discesa, partendo da Bocchetto Sessera e concludendo il Cammino nel centro abitato di Valle Mosso. Attraversando i suggestivi boschi dell'Oasi Zegna, l'escursione offre una vista del Monte Rosa, della pianura e della val Sessera. Durante il percorso, si può fare una deviazione per visitare il santuario della Brughiera, situato in una posizione panoramica.
La Canavesana
Sul percorso della gara ciclostorica che alterna strade asfaltate con sterrati di qualità, sul cui percorso si sfidano appassionati con bici ante 1987 che ripercorrono le strade che furono dei nostri campioni canavesani, Filippi, Brunero, Balmamion, Boni, che hanno fatto grande il ciclismo nel mondo. Un tour che tocca il Castello di Masino passando per la “strada delle carrozze” (o 22 tornanti) chiusa al traffico, quindi sterrato spettacolare di 4 km che costeggia il Lago di Viverone, verso castello di Roppolo su strada a mezza costa con panorami spettacolari quindi Piverone, Palazzo e Bollengo su strada priva di traffico ed il rientro ad Albiano d’Ivrea. Spettacolare ed affascinante, vigneti, campagna, laghi, castelli, monumenti e natura si intrecciano con un fascino che vi lascerà stupiti.
Ciclovia di Oropa - Raccordo Milano - Santhià
Il percorso segue la ciclovia AIDA in direzione Moncenisio fino a Vercelli, dove imbocchiamo “contromano” la ciclovia Francigena (non segnata in questo tratto) e raggiungiamo Santhià, dove troviamo le indicazioni gialle su sfondo blu che ci portano fino a Oropa.
Il Cammino di Oropa Canavesano - Tappa 4 - Da Ivrea a Graglia
La Serra Morenica di Ivrea è la protagonista di una tappa lunga e impegnativa, in cui entriamo nel territorio biellese e ci immettiamo sul ramo principale del Cammino di Oropa. Lasciamo il centro storico di Ivrea percorrendo la Via Francigena fino al Lago Campagna, una piacevole area verde in cui possiamo riposarci prima di iniziare la salita verso la bellissima chiesa romanica di Santo Stefano di Sessano, posta in posizione panoramica nelle vicinanze dell’abitato di Chiaverano. Proseguiamo imboccando l’antica strada prima ciottolata e poi sterrata che sale tra i boschi verso la sommità della Serra Morenica, e arriviamo sul crinale in prossimità del Roc Basariund, uno spettacolare masso erratico, antico luogo di culto pagano. Arriviamo alla strada provinciale per Andrate, dove ci immettiamo sulla terza tappa Cammino della Serra, che percorriamo per raggiungere Donato, dove possiamo finalmente rifornirci di acqua e generi alimentari. Affrontiamo quindi l’impegnativo saliscendi che conduce al Santuario di Graglia, posto in una posizione spettacolare che domina gran parte della pianura padana, dove possiamo pernottare presso la foresteria. Servizi lungo il percorso: Fontanelle a Ivrea, Lago Campagna (km 3,5), Santo Stefano di Sessano a Chiaverano (km 6,0), Donato (km 14,0), lungo la salita da Netro a Graglia (km 19,5), al santuario di Graglia. Bar e alimentari a Ivrea, Chiaverano (1 km fuori dal percorso), Donato, santuario di Graglia. Prenota i pernottamenti.
Ciclovia di Oropa Orientale - Tappa 2 - da Oropa a Bielmonte
Durante la seconda tappa della ciclovia di Oropa Orientale, dal Santuario di Oropa proseguiamo attraversando la selvaggia valle Cervo, per poi salire fino a Bielmonte, meraviglioso punto panoramico sul biellese e sulla pianura circostante. Dal Santuario di Oropa proseguiamo salendo verso la galleria Rosazza, per raggiungere il maestoso Santuario di San Giovanni d'Andorno. Da qui scendiamo verso la Valle Cervo, lambendo il misterioso borgo di Rosazza, uno dei borghi più belli d'Italia, con il suo centro storico ricco di simbologie esoteriche. Proseguiamo lungo la strada "Panoramica Zegna" fino a raggiungere la località Bielmonte, dove sono presenti bar, ristoranti e strutture di accoglienza. Prenota i pernottamenti.
La Via degli Opifici
Dalle miniere di ferro ai mulini ad acqua alle vecchie fucine, la via degli opifici ci accompagna a scoprire la storia di un territorio, di un popolo e dei suoi antichi mestieri. Un itinerario ad anello interamente su asfalto, ideale per chi desidera scoprire la Valchiusella a ritmo lento, magari in sella a una e-bike. Il percorso parte da Vidracco, piccolo borgo che custodisce l’atmosfera della valle, per poi proseguire verso Issiglio, dove la natura inizia a dominare il panorama. Da qui, il tragitto attraversa Rueglio, ricco di storia e tradizioni, e prosegue verso Trausella e Inverso, circondati da boschi rigogliosi. Arrivati a Traversella, con una breve deviazione si possono ammirare le antiche miniere di ferro, simbolo del passato minerario della valle. Scendendo verso Drusacco, il percorso si fa più dolce, conducendo a Vico e poi a Brosso, da dove possiamo ammirare un meraviglioso panorama sull'anfiteatro morenico di Ivrea. Scendiamo verso Alice Superiore, lambendo il lago di Meugliano che si staglia poco distante dal percorso. Pedalando ancora, si raggiungono Pecco, Lugnacco e Vistrorio, prima di chiudere l’anello ritornando a Vidracco. Questo itinerario, pensato per e-bike o bici da turismo, è perfetto per esplorare il paesaggio unico della Valchiusella, tra borghi ricchi di fascino, panorami mozzafiato e una storia tutta da scoprire. Un’esperienza di cicloturismo lento, che unisce il piacere del viaggio all’autenticità della valle.
Il Cammino di Oropa orientale verso Oropa
Il Cammino di Oropa Orientale è il più tecnico e impegnativo tra gli itinerari che conducono ad Oropa. È più simile a un itinerario di trekking che a un cammino e soprattutto l’itinerario è chiuso dall’1 novembre fino al 30 aprile perchè potrebbe essere innevato o ghiacciato. Anche a maggio informatevi presso le strutture di accoglienza sulle condizioni del percorso prima di partire. Può essere percorso nelle due direzioni: partendo da Valle Mosso, attraversando la Valle Cervo e giungendo infine al Santuario di Oropa oppure può essere considerato una continuazione del viaggio per coloro che arrivano a Oropa dopo aver percorso o il Cammino della Serra o il Cammino Canavesano. Può essere frazionato in 3 tappe dai più allenati o da coloro che lo percorrono da Oropa in direzione di Valle Mosso, oppure in 4 brevi tappe che “ammortizzano” il dislivello di più di 1.000 metri che si deve affrontare per arrivare al Bocchetto Sessera da coloro che invece lo percorrono in direzione di Oropa.
Un assaggio della Valle Dora
L'area che si estende tra Santhià, Cavaglia, Roppolo e Alice Castello è caratterizzata da un microclima e da un paesaggio unico, grazie alla presenza da un lato del lago di Viverone, bacino di origine glaciale e terzo lago più esteso della regione Piemonte, dall'altro delle colline moreniche che fanno da sfondo alla pianura. Questo percorso ci porterà a scoprire le realtà agricole che grazie al loro lavoro integrato con l'ambiente in cui si trovano, custodiscono le bellezze paesaggistiche e culturali del territorio: ci troviamo in una zona di confine tra tre province, oltre che di confine tra diverse conformazioni geologiche. In questa zona, infatti, l'Anfiteatro Morenico di Ivrea sfocia nella Pianura Padana, condizione che ci permetterà di pedalare principalmente in piano ma di apprezzare anche alcune brevi salite e discese. Questo percorso è adatto a tutti, ma soprattutto a chi è desideroso di scoprire le belle storie delle persone che abitano il territorio.
Il Cammino di Oropa Canavesano - Tappa 3 - Da Vidracco a Ivrea
Attraversiamo la Valchiusella e scendiamo verso la Valle della Dora per raggiungere il bel centro storico di Ivrea Da Vidracco risaliamo sul fianco del Bric Muriaglio per riprendere il percorso in prossimità dei Tempi dell’Umanità e imboccare un sentiero che raggiunge la periferia di Issiglio. Attraversiamo il torrente Chiusella e prendiamo a sinistra il sentiero che segue il corso d’acqua per poi lambire la periferia di Vistrorio. Iniziamo la salita verso il passo di Nonani, percorrendo il crinale che ci separa dalla valle della Dora. Iniziamo la discesa su un bellissimo percorso che alterna tratti su asfalto a tratti su sterrato e sentiero, in cui si aprono bellissimi panorami sulla vallata. Raggiungiamo l’abitato di Fiorano, dove possiamo rifornirci di acqua e cibo prima di affrontare la traversata della valle e raggiungere il bel sentiero che segue l’argine della Dora Balte, che arriva in prossimità del centro storico di Ivrea. Qui attraversiamo il ponte sul fiume e attraversiamo il centro per concludere la tappa di fronte al municipio. Servizi lungo il percorso: Fontanelle a Vidracco, Vistrorio, Fiorano Canavese, Ivrea Bar e alimentari a Vidracco, Vistrorio (km 4,2), Fiorano Canavese (km 14,5) Prenota i pernottamenti.
Oasi Zegna - Discover Oasi Zegna
Da Bocchetto Luvera si percorre una strada sterrata che ci porta all’Alpe Margosio; salendo da qui, si arriva a Margosio. Si attraversa semplicemente la strada, per iniziare la discesa su un breve tratto di single track in mezzo al bosco, per poi passare a un sentiero più largo (un po’ disconnesso per fondo con piccoli ciottoli). Dopo un bel traverso, si arriva a una piana nei pressi della Cascina Oro dove una pausa è d’obbligo. Si prosegue poi per il sentiero delle more, per arrivare al Microbirrificio Jeb. Pausa birra e si riparte in direzione del bikepark di Caulera. Si riprende la Panoramica Zegna per arrivare a Stavello con il suo labirinto; si prosegue per il bosco animato e, passando dall’Alpe Margosio, si torna al Bocchetto Luvera. Consiglio: dopo il bikepark di Caulera, si può valutare una tappa alla Cascina Pilota. Criticità degne di nota: Il tratto single track di circa 200 metri dopo Margosio, è in contropendenza, con qualche radice fuori. Inoltre presenta un paio di tornanti particolarmente stretti.
Buon Cammino 1 - da Roppolo sulle tracce della storia antica
Lungo il percorso possiamo trovare testimonianze Neolitiche nell’antica Cava di Purcarel (Caccia di Purcarel) e sul Monte Orsetto, villaggio abitato dall’età del ferro. Più tarde, le tracce dell’insediamento di popolazioni celtiche visibili al Roc della Regina: un masso erratico scavato e lavorato dall’uomo. Il percorso prosegue e costeggia un tratto del complesso sistema difensivo costruito dai longobardi per difendersi dall’invasione dei Franchi, le cosiddette Chiuse. L'itinerario la interseca riscoprendo pievi di campagna che raccontano gli albori della cristianità e l’impegno delle comunità locali per testimoniarla ai posteri. Camminate attraverso boschi, vigneti e campi coltivati, costeggiate stagni e ammirate una natura preservata per il bene vostro e di chi ci vive. Buon Cammino! Fonte: SlowLand Piemonte
Il Cammino di Oropa - Variante tappa 3 - Da B&B la Coccinella al Santuario di Graglia
Variante del Cammino di Oropa della Serra - Da B&B la Coccinella a Santuario di Graglia
Sulle vie dei pastori - anello in bicicletta da Cuorgnè
Il percorso ci porta a scoprire il borgo di Valperga, con il suo castello che fu casa dei Conti di Valperga-Caluso, alle pendici del sito UNESCO del Sacro Monte di Belmonte. Con una breve deviazione raggiungeremo Cascina Primavera, dove è possibile assaggiare i prodotti caseari che la famiglia Berta produce da tre generazioni. Si prosegue verso Salassa sfiorando le sponde del fiume Orco, che attraversiamo poco dopo il paese di Rivarolo. Giungiamo quindi al Santuario di Ozegna, visitabile su prenotazione, conosciuto per la leggenda di un pastore muto che si recò in pellegrinaggio ad Oropa. Da qui si prosegue fino ad attraversare il bellissimo borgo di Agliè, con il suo castello ducale, visitabile dal venerdì alla domenica. Raggiungiamo poi Castellamonte, famosa per l'antichissima tradizione della lavorazione della ceramica. Sulla via del ritorno è d'obbligo una sosta al Mulino di Piova, dove Chiara ci accoglierà per farci assaggiare le sue "paste di meliga" famose in tutto il Canavese.
In cammino tra Candia e Barone Canavese
L'itinerario parte dalla chiesa romanica di Santo Stefano, vicino a Candia, un gioiello romanico. Nel primo tratto del percorso si può ammirare un bel paborama sul Lago di Candia e su Ivrea. Si percorre un tratto del Sentiero delle Pietre Bianche in direzione nord ovest, attraversando un fitto bosco, fino al bivio del "Buchet dal Buer", da qui si gira a sinistra per imboccare una piacevole carrareccia che arriva in prossimità di Orio, e prima di entrare nell'abitato si piega di nuovo a sinistra seguendo le indicazioni per Barone Canavese. Arrivati in prossimità di Barone giriamo nuovemante a sinistra costeggiando un bel vigneto, ed entriamo di nuovo nel bosco per ritornare al punto di partenza.